A volte non basta smettere di fare le cose, a volte non basta cercare relax in casa, a volte non basta una camomilla per farti sentire meglio.
In questi momenti serve staccare e soprattutto attendere e stare a guardare.
Il distacco dal mondo ti abitua a riflettere, mettersi al posto più alto ti aiuta ad osservare, stare insieme a chi hai scelto te, a capire te stessa.
Questa giornata è andata così, alla fine di molti giorni trascorsi in famiglia per le feste di Natale. Dopo le abbuffate, le voci, i canti, i brindisi, le persone che non vedi sempre, quelle che hai sempre accanto.
A volte staccare in compagnia di chi ami davvero è meglio di una semplice solitudine e forse più costruttivo.
Se poi ti circondi della tua migliore amica e della sua famiglia, del tuo ragazzo, di un caro amico expat per lavoro, di una giovane coppia di genitori che pur nella loro età e generazione sono più attuali del mio colore di smalto allora il gioco è semplice.
Unisci a tutto ciò un posto dove l’inquinamento lo puoi vedere dall’alto, dove la statua di un Cristo sovrasta il monte, dove dopo una curva ti ritrovi faccia a faccia con una mucca che è più o meno grande quanto la tua auto e tanto, tanto spazio, tanto cielo, tanta luce, tanto verde, perchè qui la neve ancora non è caduta nonostante siamo a dicembre.
Un posto dove mangiare in compagnia significa guardare negli occhi anche il tuo vicino di tavolo e parlare senza il bisogno di abbassare la voce.
Questo è stato il mio giorno perfetto.
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