D’un tratto nel folto del bosco

Musica consigliata: Divenire_Einaudi

D’un tratto nel folto del bosco. Non me ne voglia Amos Oz per aver preso in prestito il nome del suo romanzo per dar titolo a questo post ma è proprio quel che ho sentito e provato questa mattina immergendomi, d’un tratto, nel folto, del bosco.

Magia, natura, silenzio, natura. Non basta a descrivere ciò che fa il bosco.

Ero incantata, meravigliata dai colori scuri e dagli sprazzi di luce che filtravano tra i rami.

Ero protetta da quei potenti alberi che si slanciavano sopra di me e da quel dolce tappeto di morbide foglie che non strideva al mio passaggio ma accoglieva ogni mio passo, con un fruscio melodioso.

La macchinetta fotografica non può trasmettere gli odori di questo bosco umido dalle passate piogge.

La pellicola non farà udire il suono delle foglie che cadono scosse dal vento o da qualche uccello in aria.

Lo spettacolo che oggi mi ha ricaricato lo offro a voi attraverso i miei umili occhi.

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